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Etichettatura ambientale degli imballaggi: tutto quello che devi sapere per essere in regola

Etichettatura ambientale degli imballaggi: tutto quello che devi sapere per essere in regola

Le etichette ambientali degli imballaggi sono un obbligo normativo sempre più rilevante per le aziende e un’opportunità concreta per rafforzare la sostenibilità del packaging. In questa guida completa scoprirai cosa prevedono le normative italiane ed europee, come realizzare un’etichettatura corretta e come evitare errori che possono costare caro. Un approfondimento chiaro e aggiornato per gestire al meglio i tuoi imballaggi ed essere sempre in regola.
Filippo Sereno
Filippo Sereno
|  Amministratore Delegato

L’etichettatura ambientale degli imballaggi rappresenta oggi uno strumento fondamentale per assicurare una corretta gestione dei rifiuti e promuovere una cultura della sostenibilità lungo tutta la filiera produttiva.

Non si tratta solo di un adempimento normativo: fornire indicazioni chiare sul corretto smaltimento degli imballaggi è ormai parte integrante della responsabilità ambientale che ogni azienda è chiamata ad assumersi.

Tuttavia, la crescente complessità delle regole e delle direttive rischia di generare confusione: cosa deve essere indicato? In quale forma? E soprattutto, chi ne è responsabile?

In questo approfondimento analizzeremo in modo semplice e pratico tutto ciò che c’è da sapere sull’etichettatura ambientale degli imballaggi: obblighi, riferimenti normativi, modalità di applicazione ed errori da evitare.

Una guida completa per aiutare ogni azienda a rispettare la legge, migliorare la comunicazione ambientale e operare in modo più consapevole.

etichette imballaggi

Che cos’è l’etichettatura ambientale degli imballaggi?

L’etichettatura ambientale degli imballaggi è l’insieme delle informazioni, obbligatorie o facoltative, che vengono apposte sugli imballaggi per aiutare il consumatore a smaltire correttamente i materiali una volta terminato il loro utilizzo.

In pratica, si tratta di un sistema di comunicazione che, attraverso simboli, codici o semplici indicazioni testuali, descrive la natura dei materiali e fornisce istruzioni chiare sul conferimento nei corretti flussi di raccolta differenziata.

A cosa serve l’etichettatura ambientale?

Il principio alla base dell’etichettatura ambientale imballaggi è semplice ma fondamentale: rendere il più facile possibile la partecipazione attiva degli utenti alla raccolta differenziata.

In questo modo si riduce il rischio di errori, si migliora l’efficienza dei sistemi di riciclo e si contribuisce in modo concreto alla tutela dell’ambiente.

Non si tratta quindi solo di un adempimento formale, ma di un vero e proprio strumento di educazione ambientale, capace di incidere positivamente sui comportamenti quotidiani di milioni di persone.

Inoltre, adottare una etichettatura ambientale imballaggi chiara e ben progettata aiuta a costruire fiducia nei confronti del brand, dimostrando trasparenza e attenzione verso i temi della sostenibilità.

In un contesto dove i criteri ambientali sono sempre più considerati nei processi di acquisto e nelle partnership commerciali, comunicare correttamente il ciclo di vita dei propri imballaggi rappresenta un elemento distintivo.

Cosa prevede la normativa sui rifiuti e sugli imballaggi?

L’etichettatura ambientale degli imballaggi è regolata da una serie di disposizioni legislative che mirano a promuovere una gestione più sostenibile dei rifiuti e a responsabilizzare tutta la filiera produttiva, dal produttore al consumatore finale.

La principale fonte normativa di riferimento è il Decreto Legislativo 116/2020, che ha recepito in Italia la Direttiva Europea 2018/851 e ha introdotto importanti novità in materia di rifiuti e imballaggi.
Questo decreto modifica in modo sostanziale il Testo Unico Ambientale (D.Lgs. 152/2006), introducendo l’obbligo di fornire informazioni precise e accessibili sulla composizione e sulla modalità di smaltimento degli imballaggi.

La normativa italiana imballaggi prevede, nello specifico, che:

  • Tutti gli imballaggi (primari, secondari e terziari) siano etichettati in modo tale da fornire indicazioni per il corretto conferimento in raccolta differenziata;
  • I materiali di composizione degli imballaggi siano identificati mediante i codici alfanumerici stabiliti dalla Decisione 97/129/CE della Commissione Europea;
  • I produttori abbiano l’obbligo di rendere disponibili le informazioni richieste anche attraverso strumenti digitali, qualora l’etichettatura fisica non sia possibile o praticabile.

È importante sottolineare che l’obbligo riguarda non solo gli imballaggi destinati al consumatore finale, ma anche quelli utilizzati all’interno delle catene distributive e industriali.

Cosa deve indicare l’etichetta ambientale di un imballaggio?

L’etichetta ambientale degli imballaggi deve contenere informazioni precise e facilmente comprensibili, in modo da guidare correttamente l’utente nel conferimento del rifiuto.
Le indicazioni da riportare sono definite sia dalla normativa nazionale che da standard europei, e mirano a rendere l’intero processo di raccolta differenziata più semplice ed efficace.

In particolare, l’etichetta ambientale deve indicare:

  • La natura del materiale di cui è composto l’imballaggio, attraverso l’utilizzo dei codici identificativi stabiliti dalla Decisione 97/129/CE. Questi codici sono alfanumerici e aiutano a riconoscere rapidamente il tipo di materiale (ad esempio, “PAP 20” per il cartone ondulato, “PET 1” per le bottiglie in plastica PET).
  • Le istruzioni di smaltimento, ovvero un’indicazione chiara sulla modalità di conferimento del rifiuto, come “Raccolta carta”, “Raccolta plastica”, “Raccolta vetro”.
  • Eventuali suggerimenti pratici, come “Verifica le disposizioni del tuo Comune”, dato che alcune regole di raccolta possono variare a livello locale.

Quando l’imballaggio è composto da più elementi separabili (ad esempio scatola + film protettivo in plastica), ogni componente deve essere identificato e accompagnato dalla propria indicazione di smaltimento.
Nel caso di imballaggi multistrato o multimateriale non separabili, va riportata l’informazione prevalente relativa al materiale principale.

Dove apporre l’etichetta ambientale?

La posizione dell’etichetta ambientale degli imballaggi è un aspetto fondamentale per garantirne la funzione informativa: deve essere visibile, facilmente leggibile e non ambiguamente interpretabile.
Secondo la normativa, l’etichetta deve essere apposta direttamente sull’imballaggio o, se non possibile, resa disponibile attraverso canali alternativi facilmente accessibili al consumatore.

Le principali modalità per apporre correttamente l’etichetta ambientale sono:

  • Stampata direttamente sull’imballaggio: questa è la soluzione preferibile, soprattutto per imballaggi di grande formato o con ampie superfici disponibili, come scatole di cartone, bottiglie o contenitori rigidi.
  • Applicata tramite adesivi o etichette separate: utile nel caso di imballaggi di piccole dimensioni o su materiali difficili da stampare direttamente, come alcune plastiche o film flessibili.
  • Inserita nella grafica dell’imballaggio: integrata nel design, ad esempio come parte della scheda prodotto stampata sulla confezione.
  • Attraverso strumenti digitali, come QR code o link a una pagina web dedicata: questa modalità è ammessa quando non è possibile fornire informazioni complete direttamente sul packaging, a patto che il percorso per il consumatore sia semplice e immediato.

È importante che l’etichettatura sia collocata in un punto del packaging che sia:

  • Visibile senza dover aprire o smontare l’imballaggio;
  • Protetta da usura o danni durante la manipolazione;
  • Chiara anche nei formati ridotti.

Inoltre, per imballaggi composti da più elementi separabili, ogni parte deve riportare la propria etichetta o, in alternativa, deve essere indicato in modo evidente quale componente si riferisce a quale istruzione di smaltimento.

Una corretta progettazione e posizionamento dell’etichetta ambientale imballaggi è essenziale per rispettare la normativa e per favorire una comunicazione ambientale davvero efficace.
Con l’esperienza di Norda Imballaggi, puoi contare su soluzioni su misura che ti aiutano a integrare l’etichettatura ambientale in modo funzionale ed esteticamente armonioso nei tuoi progetti di packaging.

Quali sono le etichette ambientali obbligatorie per gli imballaggi?

Le etichette ambientali imballaggi obbligatorie sono quelle che forniscono informazioni fondamentali per l’identificazione dei materiali e per la corretta gestione del rifiuto.
La normativa attuale, in particolare il Decreto Legislativo 116/2020, stabilisce che tutti gli imballaggi immessi sul mercato italiano, siano essi destinati ai consumatori finali o ad operatori professionali, devono essere accompagnati da specifiche informazioni ambientali.

In sintesi, l’etichettatura ambientale obbligatoria deve contenere:

  • Il codice identificativo del materiale secondo la Decisione 97/129/CE: si tratta di un codice composto da numeri e lettere che rappresenta il tipo di materiale utilizzato (ad esempio: PET 1 per il polietilene tereftalato, PAP 20 per il cartone ondulato).
  • Le indicazioni sulla raccolta differenziata: devono essere specificate istruzioni chiare sul conferimento del rifiuto (esempi: “Raccolta plastica”, “Raccolta carta”, “Raccolta vetro”).
  • Informazioni pratiche per l’utente, come ad esempio la raccomandazione di verificare eventuali regole specifiche comunali (“Verifica le disposizioni del tuo comune”).

È importante ricordare che ogni componente separabile dell’imballaggio deve essere etichettato singolarmente. Per esempio, una scatola di cartone e il suo film protettivo in plastica dovranno riportare ognuno il proprio codice materiale e l’indicazione sulla raccolta.

Per gli imballaggi composti da materiali non separabili, invece, si indica la prevalenza del materiale principale, salvo particolari disposizioni.

Alcuni esempi pratici:

Componente

Materiale

Codice

Istruzione di smaltimento

Bottiglia

Plastica (PET)

PET 1

Raccolta plastica

Tappo

Plastica (HDPE)

HDPE 2

Raccolta plastica

Scatola esterna

Cartone ondulato

PAP 20

Raccolta carta

Vassoio alimentare

Polistirene (PS)

PS 6

Raccolta plastica

Queste informazioni devono essere rese chiare, leggibili e facilmente accessibili per il consumatore, sia tramite stampa diretta sull’imballaggio, sia attraverso soluzioni alternative, come etichette adesive o QR code.

Chi è responsabile dell’etichettatura ambientale degli imballaggi?

La responsabilità dell’etichettatura ambientale degli imballaggi ricade direttamente su chi immette l’imballaggio sul mercato.
Secondo quanto previsto dalla normativa italiana imballaggi, i soggetti obbligati a garantire la corretta etichettatura sono:

  • I produttori di imballaggi: ossia coloro che realizzano fisicamente gli imballaggi vuoti (ad esempio produttori di scatole, flaconi, vaschette).
  • Gli importatori: chi introduce sul mercato nazionale imballaggi o prodotti preconfezionati provenienti dall’estero.
  • I commercianti e distributori: nei casi in cui siano loro a modificare, integrare o commercializzare imballaggi con proprio marchio o indicazioni personalizzate.
  • I produttori di beni: aziende che vendono beni imballati (es. alimenti, cosmetici, prodotti industriali) sono responsabili per l’etichettatura degli imballaggi utilizzati, anche se gli imballaggi sono realizzati da terzi.

In pratica, il soggetto che per primo introduce l’imballaggio (vuoto o pieno) nel mercato italiano è il responsabile dell’applicazione delle informazioni ambientali obbligatorie.

È importante sottolineare che:

  • Non è sufficiente che l’imballaggio sia conforme tecnicamente: l’informazione ambientale deve essere resa disponibile e facilmente accessibile all’utente finale.
  • In caso di filiere complesse o internazionali, è fondamentale coordinarsi tra fornitori, produttori e distributori per garantire che tutti gli imballaggi rispettino la normativa.
  • Eventuali violazioni possono comportare sanzioni amministrative e danni reputazionali per l’azienda.

Norda Imballaggi affianca le aziende nella realizzazione di imballaggi conformi, progettando e producendo soluzioni su misura complete di stampa dell’etichetta ambientale a norma di legge. Grazie a un approccio personalizzato, garantiamo prodotti che rispettano la normativa vigente e semplificano il percorso di compliance, proteggendo allo stesso tempo l’immagine e la credibilità del brand.

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